Stai costruendo un acquedotto o stai trasportando secchi?

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Anni fa, nel mio continuo studiare le strategie di chi è diventato milionario, mi sono imbattuto in una storia che ha fortemente impattato nelle mie scelte lavorative e finanziarie. La storia, di cui ti riporto la versione integrale presa dal libro  “I quadranti del CashFlow”, è ovviamente una metafora ricca di significato per chi vuole avere una mente milionaria. Leggila tutta, ci vediamo tra 2 minuti e 39 secondi!

C’era una volta un piccolo villaggio. Un posto davvero bello in cui vivere, se non fosse per un problema: quando non pioveva, mancava l’acqua.
Per risolverlo definitivamente, gli anziani decisero di appaltare un contratto affinché si garantisse una fornitura idrica costante.
Si offrirono due volontari e gli anziani lo concedettero ad entrambi, ritenendo che la concorrenza avrebbe contribuito a mantenere bassi i prezzi e ad avere sempre una riserva d’acqua.

Ed, uno dei due che ottennero il contratto, si precipitò subito al lavoro, comprò due secchi di acciaio zincato e cominciò l’andirivieni sul sentiero che portava al lago, che distava più di un chilometro. Siccome faticava dalla mattina alla sera per trasportare l’acqua, non ci volle molto per iniziare ad accumulare dei soldi. A ogni viaggio, versava il contenuto dei due recipienti in una grande cisterna di cemento, da lui stesso costruita. Si doveva alzare tutte le mattine prima degli altri abitanti del villaggio, per far si che ci fosse sempre una quantità idrica sufficiente per le necessità dei compaesani. Era un lavoro duro, ma Ed era felice di guadagnare, di essersi meritato uno dei due appalti esclusivi.

Bill, l’altro appaltatore, era scomparso. Non si vedeva da mesi, il che rendeva Ed ancor più contento perché era libero dalla concorrenza e guadagnava tutti i soldi. Anziché acquistare due secchi per competere con Ed, Bill aveva ideato un progetto, fondato un’impresa, trovato quattro investitori e assunto un direttore dei lavori. Così, sei mesi dopo tornò con una squadra edile. Nell’arco di un anno questo gruppo riuscì a costruire un enorme acquedotto in acciaio inossidabile che collegava il villaggio al lago.

Durante la cerimonia di inaugurazione, Bill annunciò che la sua acqua era più pulita di quella fornita da Ed. Sapeva che c’erano state delle lamentele a proposito dell’igiene. Inoltre, si vantò di poter fornire acqua al villaggio 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, mentre Ed poteva garantirne la fornitura solo durante i giorni feriali, perché nei weekend voleva riposarsi. Bill informò inoltre che avrebbe fatto pagare la sua acqua di qualità migliore il 75% in meno. Tutti gli abitanti erano contenti e corsero subito ad approvvigionarsi al suo acquedotto.

Per stare al passo, Ed abbassò immediatamente la sua tariffa del 75%, comprò altri due secchi, a cui fece aggiungere una copertura di sicurezza e cominciò a viaggiare dal lago alla sua cisterna con quattro recipienti per volta. Al fine di offrire un servizio migliore prese a lavorare con sé i due figli per i turni di notte ed i fine settimana. Quando dovettero andare all’università egli disse loro: “Tornate presto poiché un giorno questo sarà il vostro lavoro”. Tuttavia, per qualche motivo, dopo essersi laureati, i suoi figli non tornarono. Ed assunse dei dipendenti, ma cominciò ad avere problemi sindacali. Il sindacato chiedeva salari maggiorati, migliori indennità e riuscì ad imporre che non si trasportasse più di un secchio alla volta.

Bill invece capì che, se il suo villaggio aveva bisogno d’acqua, allora anche gli altri villaggi ne avevano bisogno. Allora ristrutturò ed ampliò l’azienda, cominciando a vendere la sua acqua (pulita, economica e di rapida consegna grazie al sistema degli acquedotti) a tutte le città del mondo. Bill guadagna soltanto 1 centesimo per ogni “secchio” d’acqua consegnato, ma ne distribuisce miliardi ogni giorno. Sia che lavori o meno, migliaia di persone consumano miliardi di secchi d’acqua, versando cifre astronomiche sul suo conto corrente. Bill aveva letteralmente inventato un acquedotto dentro cui far scorrere, oltre all’acqua, anche i soldi per se stesso.

Bill visse felice e contento, mentre Ed dovette faticare come un mulo per il resto della sua esistenza, sempre intrappolato in traversie finanziarie.

Che cosa puoi imparare da questa storia?

Beh le prime domande che mi sono posto quando l’ho letta sono state: “Sto trasportando secchi o costruendo un acquedotto?” e di conseguenza: “Sto lavorando in modo duro o in modo intelligente?” 

All’epoca scambiavo il mio tempo per il denaro e quindi capii che non stavo lavorando in modo intelligente! Trasportavo secchi! Per guadagnare di più dovevo lavorare di più, questo è stato anche possibile all’inizio, poi, come tutti i lavori dipendenti o autonomi, il guadagno non può più crescere. È limitato dal tempo, dall’agenda! Il numero di ore in una giornata che puoi dedicare al lavoro è finito! Scambiando tempo per soldi, di conseguenza, è finito anche il guadagno!

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Una mente milionaria, vuoi per guadagnare di più e vuoi per avere più tempo per se stesso, la vera ricchezza,  si darà da fare per costruire sistemi (acquedotti) che gli portino denaro senza che lui sia presente NECESSARIAMENTE nel processo. Questo blog e il mio servizio di coaching per imparare a investire in Borsa nascono proprio per farti acquisire una Mente Milionaria e costruire acquedotti! 

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Marco Martone – CEO di Mente Milionaria